Quando ero piccola e non sapevo cosa fare, c’era sempre la voce di mia nonna che mi esortava e mi spronava.
La osservavo spesso mentre curava il suo giardino, instancabile, come una guerriera.
Da lei ho assorbito questo amore gentile verso i fiori e le piante, come creature di cui prendersi cura.
Il gioco delle rose me l’ha insegnato lei: é così che lo voglio ricordare, come un gioco mio e suo, nonostante il procedimento sia di uso comune.
In questi giorni di silenzio forte, mi vengono in mente tanti ricordi e pensieri dolci, legati al passato che in me rivive.
E così, ve ne trasmetto uno: il gioco delle rose. É un gioco del cuore, per rendere vive per sempre (o quasi) delle rose che vi hanno regalato o che avete comprato per premiare voi stessi.
I passaggi sono pochi e semplici:
- togliete le rose dall’acqua prima che inizino a perdere i petali, quando la testa sta per essere cedevole;
- riunite le rose tra loro, come in un bouquet;
- legatele con uno spago da cucina per più giri e chiudete la legatura con un doppio nodo;
- appendete le rose a testa in giù in una stanza che sia possibilmente buia e poco umida;
- controllate di tanto in tanto lo stato dei petali: devono iniziare a scrocchiare;
- rispettate il processo di essiccamento, che di solito dura più o meno di un paio di settimane;
- quando saranno del tutto secche, anche all’interno, togliete le rose dalla stanza buia;
- slegatele e fissatele con della lacca spray per capelli;
Cercate in casa un vaso o un contenitore dal collo abbastanza stretto, come una teiera o una bottiglia che amate o una brocca di latta: le rose essiccate, hanno un aspetto rustico e agreste.
Potreste sistemarle in cucina o accanto a una pilla di libri, nel posto più importante per voi e vicino al cuore.
(Guarda qui il VIDEO tutorial su Instagram)
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